mercoledì 7 giugno 2017

Peppino e i traumi infantili!!

Peppino è un pappagallo ventitreenne trattato dai genitori come un prigioniero dei campi di concentramento. Per questo non era mai cresciuto, aveva degli atteggiamenti infantili e i suoi “amici” sospettavano che avesse qualche ritardo… era stato addestrato male.. Nel lontano 31 ottobre 2014, quando Peppino aveva ancora ventidue anni, accadde qualcosa che lo sconvolse. Era Halloween e Peppino decise di uscire per fare “dolcetto o scherzetto?” da solo a bordo della sua bicicletta con gli adesivi di Dragon Ball. Indossava un paraorecchie arancione che gli avevano regalato i suoi genitori, perché aveva paura di prendere freddo o che gli entrassero gli insetti nelle orecchie. Da questa prima descrizione si può capire che genere di pappagallo fosse (ammesso e non concesso che fosse un pappagallo). Peppino bussava a tutte le porte senza ottenere alcun dolcetto, tra l'altro non era neanche travestito ma aveva solo piume e piumotti gialli e blu a fargli da tuta alla Mario brothers… Inoltre non riusciva nemmeno a pronunciare “dolcetto o scherzetto?” perché, essendo molto timido ed emozionato, gli veniva il panico alla sola idea di parlare con uno sconosciuto, quindi si ritrovava a balbettare parole incomprensibili. Intanto procedeva sulla sua bicicletta, ma gli davano fastidio le macchine (anche quelle parcheggiate) perché aveva paura di andarci a sbattere o di farsi investire. Ad un certo punto arrivò davanti ad una grande casa avvolta nell'oscurità e circondata da un enorme giardino poco curato (che lui non aveva mai visto, nonostante si trovasse a pochi isolati dal suo nido, dato che i suoi genitori non gli permettevano di uscire). Peppino, titubante, si avvicinò al grande cancello e, con tutto il coraggio che aveva, suonò il campanello. Mentre aspettava, l'ansia lo assalì e si pentì di aver suonato. Era seriamente tentato di scappare e correre a nascondersi nella sua cameretta nel grande nido dentro all’albero cavo dei genitori!! Ma all'improvviso il portone si spalancò e sulla soglia apparvero tre donne cesse sull'orlo dell'obesità travestite da educatrici. Travestite, appunto, dato che avevano la stazza di uno scaldabagno da 1200 litri. Peppino, credendo che quelle donne fossero davvero delle educatrici (ancora non si sa come abbia fatto a crederci, ma io ve l'avevo detto che aveva qualche disturbo mentale!), si spaventò tantissimo. In preda al panico, saltò sulla bici e cercò di scappare. Ma siccome da poco aveva fatto togliere le rotelle dal suo papà e ancora non sapeva usarla bene, perse l'equilibrio e cadde a terra a becco in giù. Quell'esperienza traumatica segnò per sempre la vita di Peppino, da quel giorno uscì ancora più raramente e non salì mai più su una bicicletta e cominciò a capire la sua vera natura… Era un asino imprigionato dentro ad un pappagallo!!

Morale >>> per addestrare Peppino devi saper usare un buon fischietto caro Steve e cucuzzaro a seguito… perché come tutti sanno i pappagalli non si sottomettono a nessuno… sono caparbi, grandi lavoratori di becco, instancabili...
Se non sai fare il genitore fin da subito comprati un peluche perché per prendersi cura dell'Ara Peppino bisogna conoscere le caratteristiche della razza ( specie per Peppino e' un parolone) e soprattutto il suo carattere … pensi sia facile vivere 20 anni insieme a 16 Peppino?
Provaci!!!!!!!
Cra cra da Peppino

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