martedì 9 maggio 2017

Vivere con un pappagallo: il linguaggio del corpo


Per i più esigenti ecco invece un estratto da un simpatico breviario per la comprensione del linguaggio del corpo “pappagallesco”. Una sorta di Guida galattica per autostoppisti declinata in versione pappagallara, buon materiale per pappagallari neofiti o aspiranti tali.



.Fermo su un piede solo: mi sto rilassando.
.Fermo su un piede solo, digrignando il becco: mi sta venendo sonno…
.Testa rivolta all'indietro, infilata sotto l’ala: sto dormendo, shhht!
.Coda scrollata: ok, adesso sono pronto per qualcosa di nuovo!
.Becco strofinato avanti e indietro contro il trespolo: mi sto pulendo la faccia.
.Fermo dritto, con lo sguardo rivolto verso di te: sono pronto per essere preso su!
.Becco a terra, piume del collo arruffate: voglio un grattino, daaaai, un grattino sul  collo…
.Testa all'ingiù, ala sinistra completamente estesa: grande stretching!
.Inchino e poi rigurgito: TI AMO!
.In piedi dritto, guardando fisso verso di te: sto aspettando che tu guardi da  un’altra parte, così posso fare qualcosa di cattivo.
.Afferrato al tetto della gabbia con entrambi i piedi e il becco: sto andando da  qualche parte.
.Appeso dal tetto della gabbia con entrambi i piedi: sto giocando.